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al testo di Luca Tegoni
memoria
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C’è una solitudine immensa Nel buio feroce che annienta l’essere umano Costretto in un recinto spinato Vilipeso dall’odio, Condizione permanente di disumanità. C’è una solitudine immensa Nel sorriso delle bestie Nelle carezze delle bestie in divisa Nei tacchi sbattuti a terra Nelle braccia tese Nei simboli usurpati. C’è una solitudine immensa Quando l’indifferenza Cancella la memoria. La bambina ha paura Non vede le mani, non vede più nulla.
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Arcangelo Galante
- 04/03/2020 06:53:00
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Mesta riflessione, veritiera e al contempo poetica. Una data dedicata alla memoria, per non scordare lorrore di atroci guerre, indicibili, per la crudeltà con cui sono state perpetrate. Vengono i brividi, leggendo queste righe, meritevoli di nota sia per il valore emblematico di un sì tale struggente e agghiacciante ricordo, che per labilità linguistica con la quale, il testo, è stato scritto. Intenso e toccante decanto, ove il pathos dellautore rivela profonde considerazioni, in merito alla tematica intavolata, che suscita, ancora oggi, sdegno e spinosa sofferenza per quanti hanno vissuto una disumana tragedia. Opera didascalica e di ammonimento. Interamente condivisa e apprezzata.
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Ivan Pozzoni
- 16/04/2018 16:32:00
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Bella! :-)
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Jacob l.
- 29/01/2018 23:38:00
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Bella e ben scritta. La solitudine è nei racconti dei sopravvissuti. La continua negazione della esistenza di esseri umani. Tutto questo è stato. Ma almeno per alcuni La memoria non è cancellata. Israele vive e Shoah mai sarà dimenticata. Neppure coloro che questo genocidio hanno voluto e attuato saranno dimenticati. Jacob.
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Amina Narimi
- 28/01/2018 22:05:00
[ leggi altri commenti di Amina Narimi » ]
Bellissima..." folgorante"... e immensa
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